L’Unione Europea porta a termine un quadrimestre più ecologico – in materia di mobilità sostenibile – se confrontato al corrispettivo del 2015. I dati forniti dall’ACEA – Associazione Europea dei Costruttori di Autoveicoli dimostrano che i cittadini europei iniziano a pensare ad un presente e ad un futuro più green per i loro spostamenti, registrando infatti un aumento del 6,4% delle immatricolazioni per le auto elettriche e le ibride. Alla luce dei numeri di vendita, rispetto allo scorso quadrimestre del 2015, si possono notare un totale di 154.795 unità. Di queste, le auto elettriche, sia quelle pure che quelle ibride plug-in, registrano un incremento del 26,8% (da 28,181 unità del 2015 a 35,730 unità del 2016), le ibride tradizionalidel 30,1%, arrivando a 69,530 immatricolazioni nei primi tre mesi di questo anno, mentre le altre vetture ad alimentazione alternativa, quindi a GPL o a metano, vedono un calo generale del 22,4%, registrando circa 15,000 nuove targhe in meno. La differenza tra un veicolo ibrido e un’ibrida elettrica plug-in è nel fatto che nel primo caso è presente un sistema di propulsione a due componenti, ad esempio motore elettrico e motore termico, mentre nel secondo caso le batterie possono essere ricaricate anche senza l’ausilio del motore a combustione interna.